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La Croazia entra a pieno titolo nell'Eurozona

Il 2023 si è aperto con l’entrata in forza dell’euro in Croazia, dieci anni dopo l’adesione di quest’ultima all’Unione europea, avvenuta il 1° luglio 2013. A luglio 2022, il Consiglio UE adottò i tre atti legali finali che hanno sancito questo passaggio, tra i quali figura quello che fissa il tasso di conversione tra l’euro e la kuna croata a 7,53450 kune per 1 euro.
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Il 2023 si è aperto con l’entrata in forza dell’euro in Croazia, dieci anni dopo l’adesione di quest’ultima all’Unione europea, avvenuta il 1° luglio 2013. A luglio 2022, il Consiglio UE adottò i tre atti legali finali che hanno sancito questo passaggio, tra i quali figura quello che fissa il tasso di conversione tra l’euro e la kuna croata a 7,53450 kune per 1 euro. La Croazia è il ventesimo Paese UE a condividere la valuta comune a beneficio di 347 milioni di cittadini dell’UE, e il ventisettesimo dell’area Schengen, rappresentandone l’ottavo allargamento, il primo dopo undici anni.

Numerosi sono stati i messaggi di benvenuto trasmessi alla Croazia, considerato anche che si concludevano le celebrazioni del ventesimo anniversario dell’euro, come ha sottolineato la presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde. La BCE ha inoltre esteso l’augurio di benvenuto alla Banca Nazionale Croata nonché le congratulazioni “per tutto il duro lavoro svolto per l'adozione dell'euro!”. Ed è stato proprio il governatore della Banca Nazionale Croata, Boris Vujčić, seguito dal Ministro della finanza, Marko Primorac, a prelevare le prime banconote in euro. Anche la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, hanno dichiarato il loro entusiasmo nell’aver vissuto “un giorno di gioia e orgoglio per la Croazia” e per continuare a testimoniare una “Europa che diventa sempre più forte e unita”, estendendo, quest’ultima, le congratulazioni anche al Primo ministro della Repubblica di Croazia, Andrej Plenković, “per aver attuato tutte le riforme necessarie e aver orientato il Paese verso l'integrazione.”.

Cosa significa l’entrata della Croazia nell’Eurozona? Da una parte, l’euro offrirà vantaggi pratici ai cittadini e alle imprese croate. Semplificherà i viaggi e la vita all'estero, aumenterà la trasparenza e la competitività dei mercati e faciliterà il commercio; dall’altra, uno spazio Schengen esteso renderà l’Europa più sicura attraverso una protezione rafforzata delle frontiere esterne comuni e un'efficace cooperazione di polizia; più prospera, eliminando il tempo perso alle frontiere e facilitando i contatti tra persone e affari; più attraente, ampliando in modo significativo lo spazio comune più grande del mondo senza controlli alle frontiere interne.



Redazione Europe Direct Lombardia

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Data ultima modifica: 24/10/2023