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Green Deal: nuovo accordo per mitigare le emissioni di CO2 e sostenere la transizione verde

Il 18 dicembre 2022, la Commissione europea ha accolto con favore l’accordo provvisorio tra Parlamento europeo e Consiglio per potenziare il sistema per lo scambio di quote di emissione dell’UE (EU Emissions Trading System – EU ETS) ed estenderlo a nuovi settori, nonché istituire un Fondo sociale per il clima a sostegno della transizione verde, per non lasciare indietro nessuno.
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Il 18 dicembre 2022, la Commissione europea ha accolto con favore l’accordo provvisorio tra Parlamento europeo e Consiglio per potenziare il sistema per lo scambio di quote di emissione dell’UE (EU Emissions Trading System – EU ETS) ed estenderlo a nuovi settori, nonché istituire un Fondo sociale per il clima a sostegno della transizione verde, per non lasciare indietro nessuno.

L’accordo, che rientra nel contesto del pacchetto legislativo “Pronti per il 55”, prevede una riduzione del 62% delle emissioni dei settori interessati dall’EU ETS entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005. Contestualmente a ciò, anche le riduzioni annuali dovranno intensificarsi nell’ottica del raggiungimento del 4,3%, dal 2024 al 2027, e del 4,4%, dal 2028, a fronte del 2,2% attuale.

Il sistema EU ETS fissa un prezzo per la CO2 e stabilisce un limite massimo alle emissioni consentite ogni anno in settori come la produzione di energia elettrica e termica, le industrie ad alta intensità energetica, il trasporto aereo commerciale e, per la prima volta, quello marittimo. Entro questo limite, si possono scambiare quote in base alle esigenze. Poiché esistono dei settori – come quello dell’edilizia e del trasporto su strada – non coperti dall’attuale EU ETS, le cui riduzioni delle emissioni sono insufficienti a conseguire la neutralità climatica, prenderà il via, nel 2027, un nuovo sistema distinto di scambio di quote di emissione relativo a carburanti e combustibili. I Paesi UE integreranno la cospicua spesa per il clima prevista nel bilancio dell'UE destinando la totalità dei proventi dello scambio di quote di emissione a progetti relativi al clima e all'energia, e alla gestione degli aspetti sociali della transizione.

Nel 2026, poco prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema ETS, sarà introdotto il nuovo Fondo sociale per il clima. Finanziato con 65 miliardi di € del bilancio UE, il Fondo sociale per il clima sosterrà economicamente i Paesi UE in modo da aiutare cittadini e PMI vulnerabili a investire in misure di efficienza energetica.

Tale accordo provvisorio dovrà essere adottato formalmente da Parlamento e Consiglio; una volta completato l'iter, la nuova legislazione sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione ed entrerà in vigore.

 

 

Redazione Europe Direct Lombardia
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Data ultima modifica: 24/10/2023