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Inquinamento ambientale e cancro, l'Agenzia europea per l'Ambiente (AEA) pubblica una nuova ricerca

L’Agenzia europea per l’Ambiente (AEA) ha pubblicato il rapporto “Combattere il cancro, il ruolo dell’ambiente in Europa”, secondo il quale, l’esposizione all’inquinamento atmosferico, al fumo passivo, al radon, ai raggi ultravioletti, all’amianto, a determinate sostanze chimiche e ad altri inquinanti è all’origine di oltre il 10% di tutti i casi di cancro in Europa.
immagine del bando

"Combattere il cancro, il ruolo dell'Ambiente in Europa" è la ricerca secondo la quale l'esposizione ad alcuni inquinanti (inquinamento atrmosferico, fumo passivo, radon, raggi ultravioletti) sono i fattori all'origine di almeno il 10% dei casi di cancro totali in Europa.
In base allo studio dell’(AEA), è possibile ridurre la maggior parte di questi fattori di rischio oncologico di tipo ambientale e professionale prevenendo l’inquinamento e modificando i comportamenti. Diminuire l’esposizione a questi rischi rappresenta una soluzione per ridurre i casi di tumore e i relativi decessi.

Rischi ambientali
L’inquinamento atmosferico  è correlato all’1 % circa di tutti i casi di cancro in Europa e provoca circa il 2% dei decessi complessivi ascrivibili a tale malattia. Quest’ultimo dato sale al 9% se si considerano solo i tumori ai polmoni. Studi recenti hanno rilevato associazioni tra l’esposizione a lungo termine al particolato, uno dei principali inquinanti atmosferici, e la leucemia negli adulti e nei bambini.

Anche il radon e i raggi ultravioletti contribuiscono in misura significativa all’incidenza dei tumori in Europa, dove l’esposizione al radon in ambienti chiusi è correlata al 2% di tutti i casi di cancro e al 10% dei casi di tumore ai polmoni. Mentre le radiazioni ultraviolette naturali potrebbero essere la causa del 4% del totale dei casi oncologici.
Negli ultimi decenni, in particolare, l’incidenza del melanoma, una grave forma di cancro della pelle, è aumentata in tutto il nostro continente.

L’esposizione al fumo passivo può aumentare il rischio generale d’insorgenza di tumori fino al 16 % nelle persone che non hanno mai fumato. Il 31 % circa degli europei è esposto al fumo ambientale da tabacco in casa, sul lavoro, nel tempo libero, negli istituti scolastici o in ambienti pubblici.

Alcune sostanze chimiche utilizzate nei luoghi di lavoro europei e rilasciate nell’ambiente sono cancerogene e contribuiscono a provocare tumori. Inoltre, è noto o si sospetta che molte di queste sostanze - tra cui il piombo, l’arsenico, il cromo, il cadmio, l’acrilammide, i pesticidi, il bisfenolo-A nonché le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) - causino il cancro a livello di diversi organi.

Tutte le forme di amianto sono noti agenti cancerogeni, associati al mesotelioma e a tumori polmonari, della laringe e delle ovaie. Sebbene l’UE l’abbia vietato nel 2005, l’amianto è ancora presente in edifici e infrastrutture, con conseguente esposizionedei lavoratori impegnati in attività di ristrutturazione e demolizione. Inoltre, i tumori continuano a manifestarsi molti anni dopo l’esposizione; secondo le stime, l’amianto è responsabile del 55-88 % dei tumori ai polmoni di origine professionale.

Misure dell’UE contro il cancro e l’inquinamento
Il piano europeo di lotta contro il cancro riconosce il ruolo dei rischi ambientali e professionali nel favorire l’insorgenza di tumori e le potenzialità insite in strategie efficaci di prevenzione per salvare vite umane. In linea con questo obiettivo, il piano d’azione per l’inquinamento zero si pone come obiettivo quello di ridurre l’inquinamento atmosferico e idrico, e quindi l’esposizione umana all’inquinamento ambientale nonché gli effetti sulla salute, tra cui l’incidenza dei tumori di origine ambientale e professionale.

Le iniziative dell'UE per la prevenzione del cancro riguardanti i fattori di rischio ambientali e professionali, in dettaglio sono le seguenti:

  • il piano europeo contro il cancro: un impegno politico per invertire la tendenza contro il cancro e la più recente risposta dell'UE all'urgente necessità di una migliore prevenzione e cura
  • Missione dell'UE contro il cancro: insieme al piano europeo per combattere il cancro, la Missione sul cancro mira a migliorare la vita di oltre 3 milioni di persone entro il 2030, attraverso la prevenzione e la cura e, per le persone colpite dal cancro e le loro famiglie, il potenziale per vivere più a lungo e meglio. La missione ha quattro obiettivi specifici, uno dei quali riguarda specificamente la prevenzione del cancro
  • Codice europeo contro il cancro: un'iniziativa della Commissione europea per informare le persone sulle azioni che possono intraprendere per ridurre il loro rischio di cancro seguendo raccomandazioni basate su prove che coprono fattori di rischio ambientale come fumo passivo, UVR e vari inquinanti
  • Tabella di marcia sugli agenti cancerogeni: la Commissione europea, l'EU-OSHA, le parti sociali europee e diversi Stati membri si sono impegnati a realizzare un programma volontario di sensibilizzazione sui rischi derivanti dall'esposizione agli agenti cancerogeni sul posto di lavoro e di scambio di buone pratiche
  • Centro di conoscenza sul cancro: promuove il coordinamento scientifico e il sostegno indipendenti delle politiche e delle attività della Commissione europea in materia di cancro

Ci sono diverse altre iniziative a livello comunitario, comitati scientifici e progetti di ricerca finanziati dall'UE relativi a vari aspetti della prevenzione del cancro e al ruolo che la riduzione dei rischi ambientali e professionali. 
Queste attività hanno dei collegamenti e delle sinergie diretti e indiretti, tracciati dalla Piattaforma politica della Conoscenza della Commissione europea.

 

 

Redazione Europe Direct Lombardia
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Data ultima modifica: 24/10/2023