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Politica di coesione 2021-2027: il Parlamento europeo approva i bilanci dei nuovi fondi

Lo scorso 28 maggio il Consiglio dell’UE ha dato il via libera all’adozione del pacchetto coesione per il periodo finanziario 2021-2027.
Non si è fatta attendere troppo l’approvazione definitiva formale della plenaria del Parlamento europeo che è arrivata durante la sessione dello scorso 23 e 24 giugno.

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Lo scorso 28 maggio il Consiglio dell’UE ha dato il via libera all’adozione del pacchetto coesione per il periodo finanziario 2021-2027.
Non si è fatta attendere troppo l’approvazione definitiva formale della plenaria del Parlamento europeo che è arrivata durante la sessione dello scorso 23 e 24 giugno.
Il pacchetto coesione beneficerà di 330 miliardi di euro, pari quasi un terzo del bilancio a lungo termine dell’UE che andranno a finanziare:
Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) - 200 miliardi di euro per il finanziamento regionale con un sostegno su misura per alcune regioni e aree e una maggiore attenzione alle città e allo sviluppo urbano sostenibile; sostenere la competitività e la creazione di posti di lavoro nelle piccole e medie imprese.
Fondo di coesione - 42,5 miliardi di euro per gli Stati membri il cui RNL pro capite è inferiore al 90% della media UE; sostiene le reti di trasporto transeuropee e i progetti di energia e trasporto a beneficio dell'ambiente
- Fondo sociale europeo Plus (FSE+) - 88 miliardi di euro per sostenere la creazione di posti di lavoro, l'istruzione e la formazione, nonché l'inclusione sociale.
Sommati insieme, il Fondo europeo per lo sviluppo regionale e il Fondo di coesione, con circa 243 miliardi di euro, comporranno il più grande fondo pubblico dell’UE per il settennato 2021-2027.
Tra gli obiettivi dei due fondi, quello di contribuire alla ripresa della pandemia COVID-19, di garantire un sistema sanitario pubblico più resiliente, di sostenere la cultura, il turismo e la trasformazione digitale.
Non riceveranno sostegno gli investimenti nel nucleare o nei combustibili fossili. Unica eccezione saranno quelli nel gas naturale, solo se per sostituzione del carbone e solo fino alla fine del 2025.
Incluso nel FESR, anche il finanziamento alla cooperazione territoriale europea (programmi Interreg). Il budget destinato a queste azioni vede un aumento del 3% rispetto al settennato 14-20: il bilancio ammonta a 8,05 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 con un tasso di cofinanziamento dell’80%.
Due i filoni principali:
quello della cooperazione transfrontaliera (tra paesi confinanti) che riceverà il 72,2% di queste risorse e quello della cooperazione transnazionale (tra più paesi europei anche non confinanti) che riceverà il 18,2% dei fondi. A questi si aggiungono quelli della cooperazione interregionale (6,1%) e delle regioni ultraperiferiche (3,5%).
In linea con le nuove norme sulle disposizioni comuni, questi fondi dovranno destinare almeno il 30% delle loro risorse all’azione per il clima, all’economia circolare, alle PMI e agli investimenti nella crescita sostenibile e nella creazione di posti di lavoro.
Il Fondo sociale europeo Plus ha visto la luce anch’esso durante la plenaria del Parlamento europeo di giugno (qui https://www.europedirect.regione.lombardia.it/wps/portal/PROUE/ED/notizie-dall-ue/DettaglioAvviso/informativo/news+ue/giugno-2021/avv-greenlight-fse l’articolo dedicato).
I regolamenti di ciascun fondo saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE del 30 giugno ed entreranno in vigore a partire dal 1 luglio.

Redazione Europe Direct Lombardia
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Data ultima modifica: 20/02/2024