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Il Centro Comune di Ricerca (JRC) lancia il rapporto “Capire la nostra natura politica”

Lo scorso 11 giugno il Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione europea ha lanciato il rapporto “Capire la nostra natura politica”, frutto del contributo di esperti di rilievo in molteplici settori di ricerca a livello globale

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Lo scorso 11 giugno il Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione europea ha lanciato il rapporto “Capire la nostra natura politica”, frutto del contributo di esperti di rilievo in molteplici settori di ricerca a livello globale. Si tratta di uno studio interdisciplinare sui fattori che determinano il comportamento politico e le conseguenti prese di decisione. 
La pandemia ha messo in evidenza il ruolo essenziale della forte sinergia tra la scienza nell’informare correttamente e le decisioni politiche per proteggere le vite e le condizioni di vita delle persone. Allo stesso tempo, il processo di presa delle decisioni politiche è spesso minacciato. La democrazia è suscettibile di essere male interpretata e le decisioni politiche sono talvolta determinate da fattori che non sono pienamente compresi. 

L’obiettivo è dunque quello di far sì che le scelte politiche siano basate su un’evidenza più solida possibile, a beneficio di tutti in Europa.

Di seguito alcune delle principali tematiche trattate:  

1. False percezioni e disinformazione: le nostre competenze intellettuali sono messe a dura prova dal contest della (dis)informazione attuale che ci rende vulnerabili

2. Intelligenza collettiva: la scienza ci può aiutare a ridefinire il modo in cui i decisori politici collaborano per prendere decisioni migliori ed evitare errori.

3. Emozioni: non possiamo separare l’emozione dalla ragione. Una conoscenza migliore sulle emozioni dei cittadini e un’alfabetizzazione emozionale più approfondita possono migliorare il processo di decisione politica.

4. I valori e le identità: esse guidano il comportamento politico ma non sono correttamente comprese o discusse.

5. Contesto, metafore e narrative: i fatti non parlano da soli. Contesto, metafore e narrative devono essere utilizzati responsabilmente per far sì che l’evidenza sia ascoltata e compresa.

6. Fiducia e apertura: l’erosione della fiducia negli esperti e nelle istituzioni può essere affrontata soltanto da una maggiore onestà e chiarezza pubblica sugli interessi e i valori.

7. Decisioni politiche basate sull’evidenza: il principio che la presa di decisione politica debba essere basata sull’evidenza è sotto attacco. Occorre che politici, scienziati e società civile difendano questa pietra miliare della democrazia liberale.

 

Per celebrare il lancio del rapporto in italiano, il capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano Massimo Gaudina ha moderato il dibattito online coinvolgendo nell’evento i seguenti relatori:

• La Senatrice a vita Elena Cattaneo (Università di Milano)

• L’Onorevole Patrizia Toia (Membro del Parlamento europeo e Vicepresidente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia)

• Il Professor Stefano Cappa (Università di Pavia)

• Giovanni La Placa (per il JRC, Commissione europea, fra gli autori del rapporto)

 

Agli interventi è seguita una discussione con tutti i partecipanti sulle implicazioni dei fattori determinanti del processo politico nel XXI secolo. 

Redazione Europe Direct Lombardia
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Data ultima modifica: 20/02/2024