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Adottata la nuova Direttiva europea sulla "Carta blu" per i cittadini di Paesi terzi altamente qualificati

Il Consiglio dell’UE ha definitivamente adottato la nuova Direttiva "Carta blu" che stabilisce regole rivedute per i cittadini di Paesi terzi altamente qualificati che intendono vivere e lavorare nell'Unione europea.

immagine del bando

Il Consiglio dell’UE ha definitivamente adottato la nuova Direttiva "Carta blu" che stabilisce regole rivedute per i cittadini di Paesi terzi altamente qualificati che intendono vivere e lavorare nell'Unione europea.
La Direttiva sulla Carta blu, già in vigore dalla fine del 2009, definisce le condizioni di ingresso e di soggiorno che i cittadini di Paesi terzi (e i loro familiari) devono soddisfare per accettare un lavoro altamente qualificato nei Paesi dell'Unione europea.

Il testo adottato entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE, e gli Stati membri dovranno adottare le disposizioni legislative necessarie per conformarsi alla Direttiva entro 2 anni.

Le nuove norme, che sostituiranno quelle esistenti, armonizzeranno le condizioni di ingresso e soggiorno per i lavoratori altamente qualificati e aumenteranno l'attrattiva della Carta blu europea, in particolare:

stabilendo criteri di ammissione più inclusivi, anche riducendo la soglia di retribuzione per l'ingresso e la durata minima del contratto di lavoro sottoscritto (6 mesi, al posto degli attuali 12),  estendendo l'ambito di applicazione per includere i lavoratori altamente specializzati del settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC);
facilitando la mobilità all'interno dell'Unione, anche tramite la riduzione del periodo minimo di soggiorno nel primo Stato membro, oltre a semplificare ed accelerare la procedura per esercitare il diritto alla mobilità;
agevolando il ricongiungimento familiare e concedendo al coniuge o al partner del titolare di Carta blu un accesso senza restrizioni al mercato del lavoro;
semplificando le procedure per i datori di lavoro riconosciuti;
concedendo un livello molto elevato di accesso al mercato del lavoro, in particolare stabilendo che gli Stati membri possono permettere ai titolari di Carta blu UE di esercitare attività autonome o altre attività professionali sussidiarie, nonché offrendo protezione, soprattutto in caso di disoccupazione;
ampliando l'ambito di applicazione per includere i familiari non UE di cittadini dell'UE e i beneficiari di protezione internazionale.
I singoli Paesi europei potranno mantenere i propri regimi nazionali destinati ai lavoratori altamente qualificati in parallelo al sistema della Carta blu UE. Le nuove norme introdurranno comunque una serie di disposizioni mirate a garantire parità di condizioni affinchè i titolari della Carta blu UE e le loro famiglie non siano svantaggiati rispetto ai titolari di permessi nazionali.

 

Redazione Europe Direct Lombardia
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Data ultima modifica: 20/02/2024