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Il Parlamento europeo ha approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul

Mercoledì 10 maggio 2023, nel contesto della Plenaria del mese a Strasburgo, i deputati del Parlamento europeo hanno dato il loro consenso sull’adesione alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne (“Convenzione di Istanbul”) – documento che all’art. 3 precisa che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani ed è una forma di discriminazione contro le donne.
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Mercoledì 10 maggio 2023, nel contesto della Plenaria del mese a Strasburgo, i deputati del Parlamento europeo hanno dato il loro consenso sull’adesione alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne (“Convenzione di Istanbul”) – documento che all’art. 3 precisa che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani ed è una forma di discriminazione contro le donne.

La Commissione aveva proposto l’adesione dell’UE già nel 2016. Perché quindi si è creata tutta questa attesa? Perché la ratifica si arenò a causa della reticenza di alcuni Paesi UE che quindi non avendo assicurato la maggioranza, hanno imposto la riapertura dell’iter legislativo. In seguito a ciò, il parere della Corte di giustizia dell’UE del 6 ottobre 2021 ha confermato che l’UE può ratificare la Convenzione con un voto a maggioranza qualificata, senza quindi l’accordo di tutti gli Stati membri. La Corte UE ha inoltre individuato l’ambito di applicazione appropriato per l’adesione dell’UE nelle politiche di asilo e cooperazione giudiziaria in materia penale, e negli obblighi delle istituzioni e della pubblica amministrazione dell’UE – il ché ha portato al consenso in due votazioni separate: per quanto riguarda le istituzioni e la pubblica amministrazione dell’Unione si sono espressi 472 favorevoli, 62 contrari e 73 astensioni, per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria in materia penale, l’asilo e il non respingimento si sono espressi 464 favorevoli, 81 contrari e 45 astensioni.

Nonostante la maggioranza qualificata raggiunta, i deputati hanno esortato i sei Paesi rimanenti – Bulgaria, Cechia, Ungheria, Lettonia, Lituania e Slovacchia – a ratificare la Convenzione senza indugio.

La Convenzione è pronta per entrare in vigore visto che i requisiti minimi prevedevano dieci ratifiche, otto delle quali dovevano provenire da Stati membri del Consiglio d’Europa. I ratificatori, ad oggi, sono venti: Albania, Andorra, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Danimarca, Finlandia, Francia, Italia, Monaco, Moldavia, Malta, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina. Nella notte tra il 19 e il 20 marzo 2023, la Turchia si è ritirata dalla Convenzione.

Il Consiglio può ora procedere alla conclusione della procedura di adesione dell'UE alla Convenzione.

 

 

Redazione Europe Direct Lombardia
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Data ultima modifica: 24/10/2023