La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea compie 10 anni, ma solo 1 cittadino su 10 sa cos’è

“I popoli d'Europa, nel creare tra loro un'unione sempre più stretta, hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni. Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza e della solidarietà…”
Queste le prime righe del preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea diventata giuridicamente vincolante il 1º dicembre 2009 con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona.

La Carta tutela e difende valori europei fondamentali, che si riflettono in tutte le iniziative giuridiche e strategiche dell'UE. Le autorità nazionali, compresi gli organi giurisdizionali, sono tenute ad applicare la Carta quando attuano il diritto europeo.

La carta, pur essendo così importante, non è però conosciuta dai cittadini europei.
Secondo un'indagine Eurobarometro pubblicata lo scorso maggio dalla Commissione, emerge che solo 4 intervistati su 10 ne ha sentito parlare e soltanto 1 su 10 sapeva cosa fosse. Sei cittadini su dieci hanno dichiarato di voler essere maggiormente informati sui diritti sanciti nel documento e su come comportarsi nel caso in cui siano violati.

Il sito e-Justice, ad esempio, disponibile in 23 lingue rende più semplice la vita del cittadino, fornendo informazioni sui sistemi giudiziari e migliorando l'accesso alla giustizia in tutta l'UE.

Inoltre, la Commissione europea dal 2010 pubblica una relazione annuale che valuta come le istituzioni dell'UE e gli Stati membri hanno applicato la Carta dei diritti fondamentali e che mostra come si è tenuto conto della Carta in situazioni reali.

Per approfondimenti:

Relazione del 2018 sull'applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea

Eurobarometro e schede informative sulla consapevolezza dei diritti fondamentali

Redazione Europe Direct Lombardia
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