Europe Direct Lombardia 2014-2020

Il costo della pandemia per regioni, città e piccoli comuni dell’UE

Il Comitato europeo delle regioni ha pubblicato la prima edizione del barometro annuale locale e regionale sull'impatto della pandemia.

immagine del bando

Il Comitato europeo delle regioni ha pubblicato la prima edizione del barometro annuale locale e regionale sull'impatto della pandemia.
Gli enti regionali e locali dell'UE sono stati in prima linea nell'affrontare la crisi sanitaria e nel garantire la sicurezza delle persone.
La relazione mostra come essi siano anche fondamentali per la ripresa economica.

Dall'analisi è emerso che da una parte sono aumentate le spese delle amministrazioni locali, per il sistema sanitario e per il sociale e dall'altra sono diminuite le entrate. L'impatto è stato diverso nelle diverse zone d'Europa: non tutti sono stati colpiti allo stesso modo (sono messi peggio l'Ile de France, l'Andalusia, Castiglia, Leon, Madrid, Valencia, le regioni italiane ma anche le regioni costiere della Croazia, la Bulgaria orientale e la Grecia).
La forte crisi è legata al settore turistico maggiormente colpito.

 

Il 52% degli intervistati si fida degli enti locali e regionali, che rimangono nel complesso il livello di governo che gode della fiducia della maggioranza degli europei.

 

Gli europei vorrebbero che gli enti locali e regionali avessero più influenza a livello dell’UE in molti settori: la salute (45 %), l’occupazione e gli affari sociali (43 %), l’istruzione, la formazione e la cultura (40 %) sono i settori più citati.

Il 58 % dei rispondenti pensa che attribuire maggiore influenza agli enti locali e regionali avrà un impatto positivo sulla capacità dell’UE di risolvere i problemi.

La sanità emerge come la più importante politica in cui gli enti locali e regionali dovrebbero avere maggiore influenza sulle decisioni a livello dell’UE.

 

Un forte balzo in avanti lo ha avuto la digitalizzazione che ha consentito lo smartwoking per oltre un terzo dei lavoratori ma resta comunque forte il divario tra le zone rurali e urbane in relazione alla fornitura di servizi a banda larga, mettendo in condizione di svantaggio le zone meno popolate. Il divario si ripercuote anche tra i diversi sistemi d’istruzione: solo in sei Stati membri la scolarizzazione digitale avanzata riguarda l’80 % degli studenti.

 

Per maggiori informazioni consultare la pagina dedicata del Comitato delle Regioni dove è anche possibile scaricare il rapporto in versione completa.

 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 12/03/2024