Europe Direct Lombardia 2014-2020

Europa: primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050. Presentato a Bruxelles il Green Deal.

Una delle prime azioni della nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen è il Green Deal europeo. Una strategia integrata di intervento tra molteplici politiche europee per affrontare il tema urgente e non più prorogabile dei cambiamenti climatici.

immagine del bando

Una delle prime azioni della nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen è il Green Deal europeo. Una strategia integrata di intervento tra molteplici politiche europee per affrontare il tema urgente e non più prorogabile dei cambiamenti climatici.

Presentato lo scorso 11 dicembre alla stampa di tutto il mondo, il Green Deal ha come obiettivo rendere l’Europa il primo continente al mondo ad impatto zero entro il 2050.

Per raggiungere l’obiettivo ambizioso, la Commissione ha definito azioni specifiche nel campo dell’economia circolare, degli investimenti e della finanza verde, dell’energia, dell’innovazione, dell’alimentazione e degli stili di vita preservando sistemi e biodiversità. Il programma si prospetta come una rivoluzione economica, culturale ed innovativa in grado di mettere al centro i cittadini. Il piano porrà le basi sul principio di “giustizia sociale” in grado di assicurare che la fase di transizione ad una economia verde possa essere una transizione giusta per i cittadini affinchè nessuno rimanga indietro o paghi i costi di questo cambiamento radicale.

La Commissione europea, con la Comunicazione COM(2019) 640 final del 11.12.2019, insieme alla Strategia del Green Deal ha illustrato anche una road map, una tabella di marcia che prevede interventi legislativi, strumenti di intervento, tempi e scadenze che riguardano le molteplici politiche europee i cui interventi dovranno tra loro convergere per garantire il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

Ma vediamo nel concreto di cosa si tratta. Trasformare l’economia europea per un futuro sostenibile, preparare un Patto Europeo per il Clima, rendere l’Europa un leader a livello globale: questi le tre “milestones” del nuovo Green Deal.

Tutti i pilastri, supportati da strumenti finanziari adeguati, garantiranno la transizione e faranno in modo che “nessuno venga lasciato indietro”.

Il Green Deal costituisce quindi parte integrante della Strategia europea nell’implementazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Tutti i settori dell’economia saranno coinvolti: dall’agricoltura all’edilizia, dai settori industriali quali acciaio, cemento e IC ai prodotti tessili fino ad arrivare ad interessare anche il settore chimico, dell’energia e dei trasporti.

Per governare il cambiamento la Commissione prevede un “Patto europeo per il Clima”: un pacchetto di regolamenti e atti legislativi che saranno varati entro i primi 100 giorni dalla presentazione del Green Deal finalizzati alla riduzione delle emissioni in atmosfera, alla costruzione di una nuova strategia industriale, di un piano di azione per lo sviluppo di un’economia circolare e di una strategia per una nuova politica alimentare così da rendere il settore più sostenibile e non inquinante promuovendo forme di agricoltura dal “produttore al consumatore”.

La Commissione inoltre presenterà una strategia sulla biodiversità per il 2030.

Il surriscaldamento e il cambiamento climatico ha comportato il rischio di estinzione per circa un milione di specie protette che popolano il nostro pianeta.

Il Green Deal costituisce quindi una risposta importante a queste sfide: una nuova strategia di crescita che mira a trasformare l’UE in una società equa e prospera in cui la crescita economica sia “disaccoppiata dall’uso delle risorse”, in cui il capitale naturale, la salute e il benessere dei cittadini possano essere tutelati e protetti dagli impatti del cambiamento climatico.

Si prevedono investimenti importanti: stimati in circa in 260 miliardi di € annui, pari a circa l’1,5% del PIL (riferimento anno 2018), questi comprenderanno risorse pubbliche e private.

All’inizio del 2020 la Commissione presenterà, insieme alla Banca europea degli investimenti e alla Banca europea per il clima, un piano di investimenti dei quali circa il 25% dovrà essere dedicato all’Azione per il clima.

Un’ulteriore strategia di finanziamento verde sarà prevista a favore del settore privato così da favorire gli interventi finanziari per una transizione ecologica nel 2020.

Occorre però rilevare che il livello di consapevolezza nei diversi Stati membri rispetto al tema non è uguale e non tutte le regioni e le aree presentano i medesimi livelli di sviluppo.

Per questo motivo, la Commissione intende attivare uno strumento finanziario in grado di assicurare un “sistema di transizione giusta”: con questo strumento saranno sostenute le regioni fortemente dipendenti dall’uso di carbonio attraverso programmi di riqualificazione e costruzione di opportunità di lavoro in nuovi settori economici per i cittadini più vulnerabili.

La Commissione europea invita i cittadini a far sentire la propria voce e ad assumere un ruolo attivo nella costruzione dei processi di lotta al cambiamento climatico.

I cittadini saranno invitati ad informarsi al meglio e non mancheranno iniziative di sensibilizzazione volte a modificare abitudini quotidiane.

Saranno inoltre coinvolti in iniziative di partecipazione civica e cittadinanza attiva, lanciate talvolta anche dalle stesse istituzioni europee, per la formulazione di proposte di azioni concrete.

Ciò che ci si attende è una risposta non solo politica ma anche economica, legislativa e a tutti i livelli. Inoltre, questa transizione non potrà essere realizzata senza il supporto di ognuno di noi.

La Commissione ha invitato il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE ad approvare le proposte contenute nel Green Deal per poter dar corso quanto prima alle misure previste nella tabella di marcia.


Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 08/03/2024