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Al via il Piano UE per le sinergie tra i settori della difesa, dello spazio e dell'industria civile

La Commissione Europea mette in atto azioni mirate per corroborare le sinergie fra tre settori industriali considerati pilastro e motore dell’economia a livello mondiale: civile, della difesa e dello spazio.

immagine del bando

La Commissione Europea mette in atto azioni mirate per corroborare le sinergie fra tre settori industriali considerati pilastro e motore dell’economia a livello mondiale: civile, della difesa e dello spazio.
Il fine ultimo di tale cooperazione è quello di rendere l’Europa tecnologicamente sempre più competitiva.
Inedita l’opportunità dei finanziamenti UE volti a potenziare il campo dell’innovazione europea investendo nei campi comuni sopra citati e quindi nel miglioramento di cloud, processori, cyber intelligence e intelligenza quantistica e artificiale.

In un periodo storico di elevata concorrenza mondiale dovuta al continuo emergere di nuove e sempre più evolute tecnologie, tale focus non solo è centrale ma è anche necessario.
Il commissario europeo Margrethe Vestager sottolinea come il fondo UE per la difesa sia importante tanto per scopi meramente tecnico – scientifici quanto per scopi civili. L’approccio previsto dal piano di azione è sistematico e metodologico e coinvolge un cospicuo numero di ricercatori e start-up.

Benché la matrice del progetto sia inequivocabilmente europea, il piano d’azione può apportare benefici a livello nazionale a tutti gli stati membri coinvolti nel cofinanziamento dei progetti stessi.

Quali sono, dunque, i principali obiettivi del piano d'azione?

  • Creare maggiore armonia e sinergia tra i programmi implementati e gli strumenti messi a disposizione dall’UE
  • Apportare concreti benefici economici e tecnologici ai cittadini europei
  • Snellire e facilitare la fruibilità dei progetti di cooperazione europea inerenti alla difesa.

Sulla base di tali obiettivi, le azioni mirate più rilevanti che la Commissione europea mette in atto sono:

  • Sviluppare tecnologie critiche con l’elaborazione di tabelle di marcia tecnologiche. Attraverso tali progetti faro si riducono le dipendenze, si promuovono la standardizzazione e l'interoperabilità, incentivando la cooperazione transfrontaliera.
  • Promuovere il lavoro generato dalle start-up, dalle piccole e medie imprese (PMI) e dalle organizzazioni di ricerca e tecnologia (RTO), creando per loro opportunità, anche tramite una rete di "incubatori dell'innovazione".
  • Avviare tre progetti faro che prevedono le tecnologie dei droni, una connettività spaziale sicura (basata sulla crittografia quantistica) che fornirebbe connessioni ad alta velocità a tutti i cittadini europei; la gestione del traffico spaziale per gestire eventuali collisioni generati da satelliti e detriti spaziali e inoltre per assicurare un accesso autonomo allo spazio.
     

Redazione Europe Direct Lombardia
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Data ultima modifica: 21/02/2024