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Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2020 all'opposizione democratica in Bielorussia

Il Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2020 è andato a Svetlana Tikhanovskaya e Veronika Tsepkala, rappresentanti dell'opposizione democratica in Bielorussia e consegnato dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, durante la Plenaria dello scorso 16 dicembre.

immagine del bando

Il Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2020 è andato a Svetlana Tikhanovskaya e Veronika Tsepkala, rappresentanti dell'opposizione democratica in Bielorussia e consegnato dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, durante la Plenaria dello scorso 16 dicembre.

Le due leader si sono distinte per aver mostrato al mondo il coraggio e il vero significato del “non arrendersi”, difendendo i loro diritti e continuando a lottare, superando così il dolore, la sofferenza e la paura. Rappresentano la forza e lo spirito della rivoluzione del loro Paese nel 2020 e sono esempio di resistenza e perseveranza.
Tale assegnazione è stata molto significativa al fine di accompagnare il popolo della Bielorussia lungo il cammino, fino ad allora periglioso, di libertà e democrazia.

Il Premio Sacharov è il riconoscimento che assegna l’Unione Europea a singoli soggetti, gruppi o organizzazioni che si sono distinti e battuti in nome dei diritti umani. Fu assegnato per la prima volta nel 1988 a Nelson Mandela e ad Anatolij Marčenko, ma sono tanti i leader politici, i giornalisti, gli scrittori, gli attivisti e i pacifisti che negli anni lo hanno ottenuto. 

Il Premio promuove nello specifico l’attuazione dello Stato di diritto, sostiene  la democrazia, difende la libertà di espressione e i diritti delle minoranze. Diversi vincitori, tra cui Nelson Mandela, sono stati successivamente insigniti del Premio Nobel per la pace.

Al Premio Sacharov, che il Parlamento conferisce a annualmente, corrisponde una somma di 50.000 euro e la cerimonia si tiene nel corso di una seduta plenaria a Strasburgo nel mese di dicembre. Tutti i gruppi politici del Parlamento hanno facoltà di nominare i candidati; successivamente i membri delle commissioni votano un elenco ristretto formato da tre candidati; per cui la scelta è a tutti gli effetti “democraticamente europea”.

Per informazioni sui vincitori e sugli altri finalisti, cliccare qui.

 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 20/02/2024