Europe Direct Lombardia 2014-2020

Europa digitale 2021-2027: il primo programma paneuropeo per affrontare la trasformazione digitale

Non poteva mancare tra le nuove proposte di finanziamento dell'UE per il periodo 2021-2027 un programma interamente dedicato alla trasformazione digitale.

immagine del bando

Non poteva mancare tra le nuove proposte di finanziamento dell'UE per il periodo 2021-2027 un programma interamente dedicato alla trasformazione digitale.

La trasformazione digitale pervade oramai tutti i settori: dai trasporti all'energia, dall'agricoltura all'assistenza sanitaria, dalla cultura alla partecipazione democratica.

Nasce così la proposta della Commissione europea del primo programma digitale paneuropeo, passo importante per rafforzare la leadership mondiale dell'Europa nel conseguimento della Digital Transformation.

"Europa digitale"�prevederà un bilancio di 9,2 miliardi di euro in sette anni e avrà l'obiettivo di aumentare la competitività internazionale dell'UE, sviluppare e rafforzare le capacità digitali strategiche degli Stati membri e dell'Europa nel suo insieme. Parliamo di calcolo ad alte prestazioni, intelligenza artificiale, cybersicurezza, competenze digitali avanzate.
Capacità che dovranno essere accessibili e utilizzate in tutti i settori dell'economia e della società, sia da parte delle imprese che del settore pubblico.

Tra i pilastri principali, l'investimento a favore dei cittadini europei affinchè acquisiscano le competenze digitali avanzate necessarie per sfruttare al massimo i vantaggi offerti dalle sfide del digitale.

Come anticipato, sono 5 i settori nei quali si articola la proposta della Commissione:

1. Supercomputer: ambizione dell'UE è quella di dotarsi di un proprio parco tecnologico autonomo e concorrenziale che le consentirà di conseguire l'eccellenza in applicazioni di supercalcolo ampliandone disponibilità ed uso. Le iniziative previste, basate sulla strategia europea nel settore dei supercalcolatori, consentiranno all'UE di progredire in settori quali l'assistenza sanitaria, le energie rinnovabili, la sicurezza dei veicoli e la cybersecurity.
Per questi progetti saranno messi a disposizione 2,7 miliardi di euro.

2. Intelligenza artificiale: obiettivo è quello di stimolare gli investimenti in questo settore per sfruttare al massimo l'AI tenendo però in considerazione i cambiamenti socioeconomici che questa innovazione porta con sè garantendo un adeguato quadro etico e giuridico.
Imprese e pubbliche amministrazioni potranno beneficiare di un migliore accesso alle strutture di prova per avviare sperimentazioni in materia di AI e di "biblioteche europee" comuni di algoritmi che consentiranno loro di individuare e acquisire le soluzioni più adeguate alle loro esigenze. E ancora, piattaforme aperte e accesso a spazi industriali di dati per l'intelligenza artificiale saranno resi disponibili in tutta l'UE in poli di innovazione digitale che forniranno strutture di prova e di conoscenza alle PMI e innovatori.
Per questi progetti saranno dedicati 2,5 miliardi di euro.

3. Cyberdifesa e Cybersicurezza: saranno 2 miliardi di euro i finanziamenti a disposizione per lo sviluppo di attrezzature e infrastrutture d'avanguardia per la salvaguardia dell'economia digitale, della società e delle democrazie dell'UE sulla base di quanto previsto dal pacchetto di misure sulla cybersicurezza presentato a settembre 2017 e dalla prima legislazione a livello europeo in materia di cybersicurezza entrata in vigore a maggio 2018 (Direttiva NIS).

4. Competenze digitali: come si evince anche dai risultati dell'indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI) pubblicati lo scorso 18 maggio, l'Unione europea e tutti i suoi Stati membri devono impegnarsi di più per contrastare la carenza di competenze digitali tra i cittadini (il 43% degli europei non possiede ancora competenze digitali di base. In Italia la percentuale sale al 56%).�
La Commissione europea propone 700 milioni di euro per interventi in grado di assicurare la possibilità ai futuri lavoratori di acquisire facilmente maggiori competenze digitali attraverso corsi di formazione a breve e lungo termini e tirocini, indipendentemente dal loro Stato membro di residenza.�
In quest'ottica, i poli di innovazione digitale svolgeranno programmi mirati per aiutare le PMI e le pubbliche amministrazioni a fornire al proprio personale le competenze necessarie per accedere alle opportunità offerte dal supercalcolo, dall'intelligenza artificiale e dalla cybersicurezza.

5. Infine 1,3 miliardi di euro saranno destinati alla trasformazione digitale della PA e dei servizi pubblici, oltre che all'agevolazione alla tecnologia e al know-how da parte di imprese e PMI. I poli di innovazione digitale saranno gli "sportelli unici" che forniranno loro l'accesso a competenze tecnologiche e strutture di sperimentazione oltre ad offrire consulenza per valutare meglio la fattibilità economica dei progetti di trasformazione digitale. Questi poli, che oggi costituiscono uno dei principali elementi della strategia sulla digitalizzazione dell'industria europea,� saranno sostenuti affinché tutto il territorio europeo ne sia adeguatamente coperto.

Oltre ad Europa digitale, la proposta di bilancio post 2020 della Commissione europea prevede anche il programma "Orizzonte Europa" che avrà il compito di mantenere e rafforzare la ricerca e l'innovazione nelle tecnologie digitali di prossima generazione.
I due programmi opereranno in modo interdipendente: mentre Orizzonte Europa fornisce investimenti essenziali alla ricerca e all'innovazione, Europa digitale si basa sui risultati per creare le infrastrutture necessarie, sostenere la diffusione e il rafforzamento delle capacità, che, a loro volta, forniranno input alla ricerca futura nel settore dell'intelligenza artificiale, della robotica, del calcolo ad alte prestazioni e dei big data.

#EUbudget
#DigitalEurope


Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 11/03/2024