Europe Direct Lombardia 2014-2020

"Codice di condotta per contrastare i discorsi di odio illegali online": cos'è e cosa fa in concreto.

Per prevenire e contrastare la diffusione dei discorsi di odio illegali online, a maggio 2016 la Commissione ha concordato con Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube un "Codice di condotta per contrastare i discorsi di odio illegali online". L'ultima valutazione appena pubblicata mostra che questa iniziativa produce risultati positivi: le aziende stanno ora valutando il 90% dei contenuti segnalati entro 24 ore e il 71% dei contenuti ritenuti illegali nei confronti dell'odio viene rimosso.

immagine del bando

“Facebook, Microsoft* , Twitter e YouTube – che partecipano anche al Forum dell'UE su internet – condividono, insieme ad altre piattaforme e ad altri operatori dei media sociali, la responsabilità collettiva e l'orgoglio di promuovere e favorire la libertà di espressione in tutto il mondo online.”

Inizia così il "Codice di condotta per contrastare i discorsi di odio illegali online" concordato dalla Commissione europea il 31 maggo 2016 con i quattro colossi dell'informatica (Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube) per prevenire e contrastare la diffusione dei discorsi di odio illegali online. Da allora hanno aderito al codice anche Instagram, Google+, Snapchat, Dailymotion e Jeuxvideo.com.

Il codice di condotta si fonda su una stretta cooperazione tra la Commissione europea, le piattaforme informatiche, le organizzazioni della società civile e le autorità nazionali. Tutti i portatori di interessi si incontrano periodicamente al fine di discutere difficoltà da affrontare e progressi compiuti.

risultati della quinta e ultima valutazione, pubblicata il 22 giugno 2020 ed eseguita su un arco di tempo di 6 settimane, dal 4 novembre al 13 dicembre 2019, su un campione totale di 4 364 segnalazioni, mostrano che questa iniziativa della Commissione produce risultati positivi. Risulta, in media che:

- il 90 % dei contenuti segnalati è stato valutato dalle piattaforme entro 24 ore, mentre la percentuale registrata nel 2016 era solo del 40%;

- nel 2020 è stato rimosso il 71 % dei contenuti ritenuti un illecito incitamento all'odio, contro il 28% del 2016;

- il tasso medio di rimozione, analogo a quello registrato nelle valutazioni precedenti, dimostra che le piattaforme continuano a rispettare la libertà di espressione ed evitano di rimuovere contenuti non necessariamente classificabili come illecito incitamento all'odio;

- le piattaforme hanno risposto e hanno fornito un feedback al 67,1% delle segnalazioni ricevute. Si tratta di una percentuale più elevata rispetto al precedente esercizio di monitoraggio (65,4 %).

Tuttavia, solo Facebook informa sistematicamente gli utenti, mentre tutte le altre piattaforme dovranno apportare miglioramenti.


Le prossime tappe
I risultati ottenuti nell'ambito dell'attuazione del codice di condotta negli ultimi quattro anni alimenteranno le riflessioni in corso su come rafforzare le misure volte a contrastare i contenuti illeciti online nel quadro del futuro pacchetto relativo alla legge sui servizi digitali, sul quale la Commissione ha recentemente avviato una consultazione pubblica. La Commissione esaminerà possibili modalità per indurre tutte le piattaforme che si occupano di illecito incitamento all'odio a istituire sistemi efficaci di notifica e intervento.
 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 11/03/2024