Europe Direct Lombardia 2014-2020

Più comunicazione, cooperazione, trasparenza, pluralismo e dibattito democratico: continua l'impegno dell'UE per contrastare la disinformazione

Non si ferma la battaglia delle istituzioni europee per la lotta alla disinformazione.

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Non si ferma la battaglia delle istituzioni europee per la lotta alla disinformazione.

La pandemia di coronavirus è stata accompagnata da un'ondata massiccia di informazioni false o fuorvianti, compresi tentativi da parte di soggetti stranieri di influenzare i cittadini e i dibattiti pubblici nell'UE. 
A marzo 2020, i leader europei hanno conferito l’incarico alla Commissione europea e all’Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea, di contrastare con decisione la disinformazione e di rafforzare la resilienza delle società europee.

Il 10 giugno, Commissione europea e Alto rappresentante hanno pubblicato una relazione che analizza la risposta immediata messa in campo e propone un’azione concreta da avviare in tempi rapidi per proteggere i cittadini europei rendendoli consapevoli della diffusione di informazioni false e denunciando i responsabili di tali pratiche.

Al fine di contrastare la disinformazione dilagante che minaccia la salute e la democrazia dell’Europa, è necessario agire in più direzioni, mobilizzare tutti i soggetti interessati, dalle piattaforme digitali alle autorità pubbliche, e sostenere i verificatori di fatti e i media indipendenti.

In particolare, dalla relazione emerge l’importanza di:

Comprendere per distinguere tra contenuti illegali e contenuti dannosi ma non illegali.
Occorre poi considerare la labilità dei confini tra le varie forme di contenuti falsi o ingannevoli: dalla disinformazione, che è per definizione intenzionale, alla cattiva informazione, che può essere involontaria.
La motivazione può variare, da operazioni di influenza mirate condotte da soggetti stranieri a ragioni puramente economiche.
Ciascuna di tali sfide richiede una risposta calibrata. È inoltre necessario mettere a disposizione una maggiore quantità di dati per il controllo pubblico e migliorare le capacità analitiche.

Comunicare: durante la crisi l'UE ha intensificato le proprie attività volte ad informare i cittadini sui rischi e a rafforzare la cooperazione con altri soggetti internazionali per contrastare la disinformazione. La Commissione continua a sfatare i miti che circondano il coronavirus tramite una pagina web che ha totalizzato più di 7 milioni di visualizzazioni.
Il servizio europeo per l'azione esterna, assieme alla Commissione, ha intensificato la comunicazione strategica e potenziato la diplomazia pubblica nei paesi terzi, compresi i paesi del vicinato dell'UE.
Vi sono state operazioni di influenza e campagne di disinformazione mirate, intraprese nell'UE, nei paesi vicini e a livello globale da soggetti stranieri e da alcuni paesi terzi, in particolare Russia e Cina. Ad esempio, la task force East StratCom del SEAE ha individuato e denunciato sul sito web EUvsDisinfo più di 550 narrazioni di disinformazione provenienti da fonti pro-Cremlino.

Cooperare:
La cooperazione ha rappresentato un pilastro della lotta contro la disinformazione. Ne sono esempio le collaborazioni con:
- Il Parlamento europeo e il Consiglio e tra istituzioni dell'UE e Stati membri avvenuto grazie al sistema di allarme rapido e ai i dispositivi integrati per la risposta politica alle crisi dell'UE;
- i partner internazionali, compresi tra gli altri l'OMS, il meccanismo di risposta rapida del G7 e la NATO, che ha garantito una maggiore condivisione di informazioni, attività e migliori prassi;
- I paesi terzi dell'UE con i quali sarà potenziato il sostegno e l'assistenza ad esponenti della società civile, media e giornalisti indipendenti nell'ambito del pacchetto "Team Europa" e rafforzato il supporto destinato al monitoraggio delle violazioni della libertà di stampa e alle attività di sensibilizzazione per un contesto più sicuro a livello di media;
- infine, molti consumatori sono stati fuorviati e indotti ad acquistare a prezzi eccessivi prodotti inefficaci o potenzialmente pericolosi e le piattaforme hanno rimosso milioni di annunci pubblicitari ingannevoli.
La Commissione continuerà inoltre a cooperare con le piattaforme digitali e a sostenere la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori delle autorità nazionali per contrastare tali pratiche che violano la normativa in materia di tutela dei consumatori.

Assicurare la trasparenza
La Commissione ha monitorato con grande attenzione le azioni delle piattaforme digitali ai sensi del codice di buone pratiche sulla disinformazione. Sono necessari ulteriori sforzi, più trasparenza e maggiore responsabilità.
In particolare le piattaforme sono invitate a trasmettere relazioni mensili contenenti dati più dettagliati sulle azioni da esse svolte per promuovere contenuti autorevoli e limitare la disinformazione sul coronavirus e gli annunci pubblicitari a essa relativi.
Sono invitate inoltre ad intensificare la loro cooperazione con i verificatori di fatti - in tutti gli Stati membri e in tutte le lingue - e i ricercatori e garantire maggiore trasparenza quanto all'attuazione delle loro politiche intese a informare gli utenti che interagiscono con la disinformazione.
Sulla base delle attività dell'osservatorio europeo dei media digitali, istituito lo scorso 1 giugno, l'UE potenzierà ulteriormente il sostegno offerto a verificatori di fatti e ricercatori.

Garantire la libertà di espressione e il pluralismo del dibattito democratico.
La Commissione continuerà a monitorare l'impatto sul diritto e sui valori dell'UE delle misure di emergenza adottate dagli Stati membri nel contesto del coronavirus.
La crisi ha sottolineato l'importanza del ruolo dei media liberi e indipendenti quali servizio essenziale che fornisce ai cittadini informazioni attendibili e verificate, contribuendo a salvare delle vite.
L'UE intensificherà il proprio sostegno a media e giornalisti indipendenti nell'UE e a livello mondiale.
La Commissione invita gli Stati membri a intensificare gli sforzi profusi per garantire che i giornalisti possano lavorare in sicurezza e a valorizzare al massimo la risposta economica dell'UE e il pacchetto per la ripresa per sostenere i media colpiti duramente dalla crisi, rispettando nel contempo la loro indipendenza.

Fornire strumenti ai cittadini, sensibilizzarli e rafforzare la resilienza della società significa consentire ai cittadini di partecipare al dibattito democratico salvaguardando l'accesso alle informazioni e la libertà di espressione e promuovendo l'alfabetizzazione mediatica e la cultura dell'informazione dei cittadini, compresi pensiero critico e competenze digitali.
Si tratta di obiettivi conseguibili attraverso progetti di alfabetizzazione mediatica e sostenendo le organizzazioni della società civile.

Le azioni proposte confluiranno nelle attività future dell'UE in materia di disinformazione, in particolare nel piano d'azione europeo per la democrazia e la legge sui servizi digitali.

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 11/03/2024