Europe Direct Lombardia 2014-2020

Tutela della salute e della libertà di circolazione dei cittadini europei: la Commissione europea rilascia altri due strumenti utili ad affrontare questa seconda ondata di emergenza

Dall’inizio della pandemia da Coronavirus, la Commissione europea ha agito per coordinare un approccio univoco, trasparente, non discriminatorio delle libertà di circolazione dei cittadini europei attivando strategie di raccordo delle misure messe in atto dagli Stati membri.

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Dall’inizio della pandemia da Coronavirus, la Commissione europea ha agito per coordinare un approccio univoco, trasparente, non discriminatorio delle libertà di circolazione dei cittadini europei attivando strategie di raccordo delle misure messe in atto dagli Stati membri.

Oggi più che mai questa sinergia è essenziale nel contesto della lotta al Coronavirus.

Dopo l’attivazione di Re-open EU, la piattaforma lanciata lo scorso mese di giugno per fornire informazioni in tempo reale sulle frontiere, sui mezzi di trasporto e sui servizi turistici disponibili negli Stati membri ed agevolare gli spostamenti in Europa dopo le misure stringenti adottate da alcuni Stati europei durante il primo lockdown, nei giorni scorsi l’esecutivo europeo ha rilasciato altri due strumenti utili ad affrontare questa seconda ondata di emergenza in nome della tutela del diritto alla libertà di circolazione: il primo è una cartina basata su criteri e codici cromatici comuni che fornirà informazioni sulla situazione epidemiologica nell’UE e nelle sue regioni; il secondo è un “gateway” di interoperabilità transfrontaliera per valorizzare al meglio il potenziale delle app di tracciamento attivate da ciascun stato UE.

La cartina, elaborata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, recepirà i dati forniti da ciascun Stato UE in tempo reale rispetto alle eventuali restrizioni alla libera circolazione e le misure applicate ai viaggiatori provenienti da zone a rischio più elevato.

Ciascuna regione sarà dunque contrassegnata con un colore diverso a seconda del rischio:

- VERDE: se nella settimana precedente vi è stato un tasso di test positivi inferiore al 4% e meno di 25 casi ogni 100 mila abitanti;

- ARANCIONE: se nella settimana precedente è stato registrato un tasso di test positivi pari o superiore al 4%, ma meno di 50 casi ogni 100mila abitanti oppure se il tasso di test positivi è risultato inferiore al 4% ma con un numero di casi compreso tra 25 e 150 ogni 100 mila abitanti;

- ROSSO: se nella settimana precedente vi è stato un tasso di test positivi pari o superiore al 4% ma un numero di casi pari o superiore a 50 ogni 100 mila abitanti oppure più di 150 casi ogni 100 mila abitanti.

Non vi saranno restrizioni se si viaggia da una regione verde. Mentre se ci si sposta da una regione arancione o rossa, i governi nazionali potranno chiedere di sottoporsi ad un test o ad una quarantena.

E’ entrato invece in funzione lo scorso 19 ottobre il sistema di “gateway” con una prima serie di app nazionali collegate: la tedesca Corona-Warn-App, l’irlandese Covid Tracker e l’italiana Immuni. Complessivamente queste app sono state scaricate da circa 30 milioni di persone.

Anche questo strumento si inserisce in una strategia di tutela della libera circolazione oltre che la nostra salute: le app di tracciamento e allerta per il Covid-19 possono integrare efficacemente altre misure quali l’aumento dei test e il tracciamento manuale dei contatti. Interagendo a livello transfrontaliero quese app si rivelano essere strumenti ancora più efficaci nell’aiutare a spezzare le catene di trasmissione, anche in caso di movimenti transfrontalieri e transnazionali. I contatti saranno infatti allertati anche durante o dopo un viaggio all’estero.
Questa settimana saranno collegate anche le app eRouska della Repubblica Ceca, Smitte | Stop della Danimarca, Apturi Covid della Lettonia e Radar Covid della Spagna. Ulteriori app saranno agganciate al sistema durante il mese di novembre. La panoramica degli Stati membri partecipanti è disponibile qui.

Per gli utenti sarà quindi sufficiente installare una sola App – nel caso di cittadini italiani, ad esempio, l’app Immuni – e quando viaggeranno in un Paese UE la cui app è collegata al gateway, potranno continuare a beneficiare del tracciamento dei contatti e a ricevere messaggi di allerta, indipendentemente da dove essi si trovino.

Il gateway tratterà esclusivamente le chiavi arbitrarie generate dalle app nazionali: non sarà possibile identificare singole persone né localizzare dispositivi o tracciarne gli spostamenti. Il sistema è stato sviluppato e realizzato in meno di due mesi da T-Systems e SAP e sarà gestito dal centro dati della Commissione a Lussemburgo. 

La coesione degli Stati membri è oggi un chiaro esempio di come l’UE riesca a reagire di fronte alle sfide importanti: solo uno sforzo collettivo e la cooperazione tra Paesi ci permetterà di affrontare l’emergenza, tutelando la salute e i diritti dei cittadini senza chiudere unilateralmente le frontiere.

 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 12/03/2024