Europe Direct Lombardia 2014-2020

La Commissione pubblica il report sulle elezioni europee per il 2019: incoraggiare i dibattiti europei e assicurare elezioni libere ed eque

A un anno di distanza dalle lezione europee, la Commissione europea pubblica la sua relazione sullo svolgimento delle elezioni del 2019  al Parlamento europeo.

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A un anno di distanza dalle lezione europee, la Commissione europea pubblica la sua relazione sullo svolgimento delle elezioni del 2019  al Parlamento europeo.

Il report mostra che gli elettori giovani e i “first voters” hanno portato le cifre dell'affluenza ai massimi livelli. Questo è ricollegabile alla campagna elettorale digitale del 2019 #stavoltavoto, sicuramente più di impatto per questo target. E’ anche emerso però che le diverse regole degli Stati membri sulle campagne digitali e sull’accesso ai contenuti politici a pagamento online si sono rivelate un limite.

La relazione si concentra anche sull'attuazione del suo pacchetto di misure per garantire elezioni libere ed eque in Europa.

A fronte di un’affluenza record, la più alta degli ultimi 25 anni, dove il 50,66% degli europei ammessi a votare ha preso parte alle elezioni del 2019, i risultati mostrano però che gli europei con disabilità devono ancora affrontare difficoltà pratiche quando partecipano alle elezioni.

Inoltre tra i cittadini mobili solo 14 milioni hanno usato i diritto di votare nello Stato membro in cui vivevano, e il numero di candidati è diminuito.

Altro dato positivi riguarda il dibattito europeo che è stato molto dinamico su temi come l'economia, i cambiamenti climatici, i diritti umani e la democrazia, di particolare importanza per gli elettori giovani e per la prima volta. La collaborazione tra le istituzioni europee e con le parti interessate a livello nazionale, regionale e locale per realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione è stata la più forte di sempre. Tuttavia, il rapporto mostra che i cittadini non hanno sempre strumenti sufficienti per partecipare attivamente al dibattito.

 

Affrontare la disinformazione e la manipolazione elettorale
La minaccia di interferenze nelle elezioni al fine di manipolare l'opinione e la scelta degli elettori era reale, così come il lavoro per affrontarla. Sono stati segnalati attacchi informatici isolati, protezione dei dati e altri reclami relativi alle elezioni. Saranno necessari ulteriori lavori per proteggere le elezioni da interferenze e manipolazioni straniere. Questo lavoro dovrebbe includere garanzie più efficaci per le elezioni adatte anche all'era digitale per affrontare, tra l'altro, lo sviluppo della trasparenza degli annunci e delle comunicazioni politiche e aiutare a identificare i contenuti manipolativi. Inoltre, le autorità competenti dovrebbero trovarsi in una posizione migliore per monitorare e applicare efficacemente le norme applicabili.

 

Prossimi passi
La Commissione presenterà un piano d'azione sulla democrazia europea entro la fine del 2020 per contribuire a migliorare la resilienza delle nostre democrazie e affrontare le minacce di interferenze esterne. Entro la fine del 2020 pubblicherà anche la sua relazione sulla cittadinanza, che esporrà future azioni concrete per far avanzare ulteriormente i diritti connessi allo status di cittadinanza dell'UE, compresa la partecipazione democratica. Il dialogo con i partner internazionali proseguirà, coprendo lo scambio delle migliori pratiche per i sistemi elettorali resilienti.

La Commissione continua a basarsi sull'esperienza acquisita dalla rete europea di cooperazione elettorale e facilita lo scambio delle migliori pratiche su questioni specifiche, come l'adattamento alla pandemia di coronavirus o il micro-targeting.

 

Redazione europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 11/03/2024