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Un'Unione più ambiziosa e coraggiosa: Ursula Von Der Leyen è la nuova Presidente della Commissione europea

Un'Europa più ambiziosa e coraggiosa. 
Questa la visione della nuova presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha illustrato ieri dinanzi al Parlamento europeo i suoi orientamenti politici per i prossimi 5 ani di legislatura.

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Un'Europa più ambiziosa e coraggiosa. 
Questa la visione della nuova presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha illustrato ieri dinanzi al Parlamento europeo i suoi orientamenti politici per i prossimi 5 ani di legislatura.
Eletta con 383 voti su 733, il Ministro per la difesa della Germania è la prima donna alla guida dell'esecutivo europeo. 
Dal "Green Deal europeo" ad un rilancio dell'economia che lavori per le persone, dall'avanguardia rispetto all'era digitale alla tutela della salute, dei nostri stili di vita, valori e Stato di diritto, dal rafforzamento del ruolo dell'UE a livello mondiale alla difesa della democrazia europea: le priorità della neo Presidente puntano verso la riscoperta dell'unità e della forza democratica dei paesi europei per tornare ad affermare un nuovo ruolo leader sulla scena globale.

1. Un green Deal europeo
L'Europa deve puntare ad essere il primo continente ad impatto climatico zero. 
Il Green Deal europeo includerà una prima normativa europea sul clima che sancirà in legge la neutralità climatica entro il 2050.
Sarà inoltre proposta l'estensione del sistema di scambio di quote di emissione al settore marittimo e la riduzione di quote gratuite assegnate alle compagnie aeree. Anche il settore dei trasporti e dell'edilizia ne saranno interessati. 
Tra le proposte anche l'introduzione di un'imposta sul carbonio alle frontiere per evitare la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio oltre che un riesame della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici.
Economia circolare e strategia industriale faranno parte di questo Green Deal compresa la decarbonizzazione dei settori industriali ad alta intensità energetica. Ciò avverrà nel rispetto delle regioni e popolazioni più in difficoltà nel realizzare questi progressi: un nuovo fondo per una transizione equa permetterà di non lasciare indietro nessuno.
E ancora: finanziamenti privati accanto a quelli pubblici attraverso una strategia per la finanza verde e un piano di investimenti per un'Europa sostenibile che potrà essere gestito da alcuni settori della BEI che potranno essere trasformati in una Banca climatica europea.
Saranno avanzate proposte di nuove norme per proteggere la biodiversità che si possano applicare a tutti i settori nell'ambito di una strategia per la biodiversità per il 2030 e che andrà di pari passo con una strategia dai campi alla tavola per la tutela dell'importante ruolo svolto dagli agricoltori nel fornire ai cittadini europei alimenti nutrienti a prezzi accessibili e sicuri. 
Altre strategie più trasversali interesseranno la qualità dell'aria e dell'acqua, le sostanze chimiche pericolose, le emissioni industriali, i pesticidi e gli interferenti endocrini. Sarà inoltre estesa la normativa europea sulla plastica anche alla questione delle microplastiche. 

2. Un'economia che lavora per le persone
L'economia sociale di mercato europea è unica al mondo.
Per rafforzarla è necessario dapprima sostenere le piccole e medie imprese che rappresentano il 99% delle imprese europee e l'85% dei nuovi posti di lavoro creati negli utlimi 5 anni.
Sarà avviata una strategia specifica per le PMI che possa permetter loro di diventare più facilmente grandi innovatrici.
E' previsto il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali e l'istituzione di un fondo pubblico-privato specializzato nelle offerte pubbliche iniziali delle PMI. 
Approfondimento dell'Unione economica e monetaria e completamento dell'Unione bancaria sono gli altri due grandi settori sui quali la nuova presidente intende non abbassare la guardia. Sarà proposto un sistema europeo di assicurazione dei depositi e rafforzato il ruolo dell'euro a livello internazionale. 
Sociale e mercato: è arrivato il momento di una conciliazione. Von der Leyen richiama l'attenzione sull'importanza di dare piena attuazione al pilastro europeo dei diritti sociali.  Per questo sarà proposto a breve uno strumento giuridico per garantire nell'Unione un salario minimo equo a tutti i lavoratori e un regime europeo di riassicurazione delle indennità di disoccupazione per la tutela dei cittadini e la riduzione della pressione sulle finanze pubbliche in presenza di shock esterni.
Tra gli obiettivi, anche la lotta alla povertà infantile. Per aiutare i minori bisognosi sarà prevista l'istituzione di una garanzia europea per l'infanzia che contribuirà a garantire che tutti i minori a rischio di povertà o di esclusione sociale in Europa abbiano accesso ai diritti più elementari come l'assistenza sanitaria e l'istruzione. 
Per aiutare i genitori e chi offre assistenza familiare sarà garantita la piena attuazione della direttiva sull'equilibrio tra attività professionale e vita familiare che promuove una migliore ripartizione delle responsabilità tra uomini e donne. Grande attenzione anche alla prima infanzia: attraverso il nuovo Fondo sociale europeo + saranno assicurati investimenti per migliorare la qualità e l'accessibilità dei sistemi di educazione e cura della prima infanzia. 
E ancora: rafforzamento della garanzia giovani per la lotta alla disoccupazione giovanile e piano europeo per la lotta contro il cancro per aiutare gli Stati membri a combatterlo più efficacemente e a migliorare le cure. 
La lotta alla discriminazione rimarrà un aspetto focale della politica europea: sarà proposta una nuova normativa sulla lotta alla discriminazione e una nuova strategia europea per la parità di genere, considerata una componente fondamentale della crescita economica. Le donne guadagnano in media il 16% in meno degli uomini anche se ottengono qualifiche superiori. Pertanto saranno introdotte anche misure vincolanti in materia di trasparenza retributiva e saranno fissate quote per una rappresentanza equilibrata di donne e uomini nei consigli di amministrazione delle imprese. 
Sul fronte della parità di genere, la Commissione europea darà l'esempio con un Collegio composto in parti uguali da donne e uomini. 
La neo presidente si è espressa anche in merito alla prevenzione della violenza domestica che sarà aggiunto all'elenco dei reati definiti nel Trattato.
Equità fiscale e tassazione delle grandi imprese tecnologiche è un'altra importante battaglia insieme alla lotta contro la frode fiscale. 

3. Un'Europa pronta per l'era digitale
Sviluppo ed evoluzione delle tecnologie digitali sono fondamentali per la crescita dell'economia e della società europea ma ciò non può prescindere dal rispetto della sicurezza, della salute umana e dell'etica. L'UE punta ad una sovranità tecnologica in alcuni settori fondamentali quali la blockchain, il calcolo ad alte prestazione, l'informatica quantistica, algoritmi e strumenti al fine di consentire la condivisione e l'utilizzo dei dati. La nuova generazione di tecnologie targate UE, insieme alle loro norme, si potranno imporre così a livello globale. 
Non mancherà l'impegno della Commissione europea per l'istruzione e le competenze nel digitale. Sarà realizzato entro il 2025 lo spazio europeo dell'istruzione che possa abbattere gli ostacoli dell'apprendimento e migliorare l'accesso ad un'istruzione di qualità permettendo ai cittadini di passare più facilmente da un sistema di istruzione all'altro in paesi diversi ed evolvendo la cultura dell'istruzione verso un maggior apprendimento lungo l'arco della vita. Priorità della nuova Commissione resterà il rafforzamento delle competenze digitali degli europei, giovani ed adulti attraverso l'aggiornamento del piano d'azione per l'istruzione digitale. Tutto ciò sarà sostenuto dalla proposta di triplicare la dotazione di bilancio del programma Erasmus+ per il prossimo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (QFP).

4. Proteggere il nostro stile di vita europeo
Giustizia e valori da tutelare, difendere, rafforzare. Per far ciò è necessario garantire il rispetto dello Stato di diritto a capo di ciascun Stato membro. La nuova Commissione proporrà un nuovo meccanismo europeo di portata generale per la protezione dello Stato di diritto applicabile in tutta l'UE e parte integrante del prossimo QFP nell'ambito del quale sarà riconosciuto un ruolo più importante al Parlamento europeo e ribadito il ruolo di custode dei trattati da parte cella Commissione stessa. Il meccanismo permetterà di garantire la trasparenza, l'individuazione precoce dei problemi comuni ed un sostegno mirato per una risoluzione più rapida. 
Migrazione e asilo: altri due temi caldi sui quali la Commissione continuerà a lavorare alacremente. Il dibattito spinoso sul Regolamento di Dublino deve essere portato avanti con una vera partecipazione attiva e collaborativa degli Stati membri in seno di Consiglio europeo per raggiungere un approccio globale sul tema. collateralmente è necessario dotarsi di frontiere esterne forti. Ecco perchè è in atto il rafforzamento dell'Agenzia europea della guardia frontiera costiera che dovrà permettere di disporre di un corpo permanente di 10000 guardie costiere Frontex entro il 2024. 
Modernizzazione del sistema comune di asilo e ritorno ad un vero spazio Schengen di libera circolazione pienamente funzionante sono i fattori chiave per la prosperità europea. E per far ciò i Paesi UE hanno bisogno di un nuovo modo di condivisione degli oneri partendo dalla responsabilità verso i paesi di origine delle migrazioni e dal miglioramento delle prospettive dei giovani che provengono dai paesi terzi investendo in salute, istruzione, infrastrutture, sostenibilità e sicurezza. Conducendo la lotta contro la criminalità organizzata la creazione di corridoi umanitari per la creazione di percorsi di migrazione legali. 
Lotta al terrorismo transfrontaliero e completamento dell'unione doganale sono i punti che concludono le azioni necessarie a raggiungere la protezione dei nostri stili di vita.

5. Un'Europa più forte nel mondo
Ambizione, strategicità e assertività anche nella definizione di regole per un commercio equo ed aperto. Non fine a se stesso ma mezzo per assicurare prosperità e per esportare i valori europei nel mondo. Ogni nuovo accordo commerciale che la nuova Commissione concluderà conterrà pertanto un capitolo distinto dedicato allo sviluppo sostenibile e al rispetto delle norme più rigorose in materia di clima, ambiente e protezione del lavoro con nessuna tolleranza nei confronti del lavoro minorile. Africa, Balcani e partenariato con il Regno Unito resteranno anch'essi prioritari.
Un approccio integrato è altresì necessario per assicurare pace, sicurezza e sviluppo. Per questo, nell'ambito della prossima programmazione finanziaria, sarà rafforzato il Fondo europeo per la difesa a sostegno della ricerca e dello sviluppo di capacità così da costruire un'autentica Unione europea della difesa.

6. Uno slancio per la democrazia europea
Il richiamo ai cittadini nel partecipare alla vita democratica del proprio Paese e dell'UE tutta è sempre più forte anche per la nuova Commissione. Per tale motivo sarà avviata nel 2020 una conferenza sul futuro dell'Europa per una durata di due anni. La conferenza sarà il luogo dove i cittadini, la società civile, le istituzioni europee si riuniranno in qualità di partner paritari. Per quanto riguarda il ruolo legislativo del Parlamento europea, la nuova Presidente Von der Leyen annuncia il suo appoggio ad un diritto d'iniziativa legislativa del PE e la volontà di procedere verso un suo pieno potere di codecisione e l'abolizione dell'unanimità per le politiche in materia di clima, energia, affari sociali e fiscalità. 
Proteggere la nostra democrazia vuol dire anche combattere l'odio online e moltiplicare gli sforzi per proteggerci dalle ingerenze esterne. Le piattaforme digitali apportano progresso e beneficio. Ma non possono e non devono essere usate per destabilizzare le nostre democrazie. Si prevede pertanto la presentazione di un piano d'azione per la democrazia europea che possa portare avanti il lavoro congiunto già avviato per l'elaborazione di norme comuni per combattere la disinformazione online, affrontare le minacce di manipolazione delle elezioni europee provenienti dall'esterno e contenere proposte legislative volte a garantire una maggiore trasparenza in materia di messaggi pubblicitari di natura politica e norme più chiare sul finanziamento del partiti politici europei.

Tali orientamenti politici costituiranno la base del primo programma pluriennale che dovrebbe essere approvato dalle tre istituzioni entro la fine del 2019. 

Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia

Data ultima modifica: 07/03/2024